Nel ritmo frenetico della vita moderna, lo stress è diventato un compagno costante, lasciando profonde tracce sulla salute e sul benessere. Una pianta antica, la Rhodiola rosea, meglio conosciuta come rodiola, ha attirato l'attenzione per le sue straordinarie proprietà adattogene. Originaria delle regioni montuose dell'Asia e dell'Europa, la rodiola è stata utilizzata per secoli nelle tradizioni mediche e folkloristiche per aumentare la resistenza fisica, migliorare le prestazioni cognitive e alleviare l'affaticamento. Negli ultimi anni, la rodiola ha catturato l'interesse della comunità scientifica occidentale per il suo potenziale nell'aiutare a gestire lo stress e i suoi effetti nocivi sul corpo e sulla mente.

IL CONCETTO DI ADATTOGENO

Il termine "adattogeno" si riferisce a sostanze naturali, come erbe o piante, che si pensa possano aiutare il corpo ad adattarsi e a rispondere meglio allo stress fisico, mentale o ambientale. Gli adattogeni agiscono normalizzando le funzioni del corpo, aiutando a mantenere l'equilibrio omeostatico e migliorando la resistenza allo stress. Caratteristiche degli adattogeni includono la loro azione non specifica, la capacità di normalizzare le funzioni corporee, minimi effetti collaterali, effetti graduali e azione protettiva.

I COMPONENTI ATTIVI DELLA RHODIOLA ED I LORO BENEFICI

La rodiola contiene diversi principi attivi che contribuiscono alle sue proprietà benefiche. Tra questi spiccano le rosavine e il salidroside, noti per i loro effetti adattogeni, antiossidanti e antinfiammatori. Altri composti presenti nella rodiola includono polifenoli, flavonoidi e triterpeni, che contribuiscono alle sue proprietà protettive e antinfiammatorie.

APPLICAZIONI DELLA RHODIOLA NELLA GESTIONE DELLO STRESS

La rodiola è consigliata in diverse situazioni, come gestione dello stress, aumento dell'energia, miglioramento delle prestazioni cognitive, alleviamento della stanchezza fisica, adattamento ai cambiamenti climatici o all'altitudine e sostegno emotivo durante periodi di depressione lieve.

Grazie alla sua composizione biochimica unica e ai suoi potenti meccanismi d'azione, la rodiola offre una soluzione efficace e sicura per migliorare il benessere emotivo, fisico e mentale. Integrando la rodiola nella tua routine quotidiana, potrai affrontare la vita con maggiore resilienza, vitalità e equilibrio.

Con l'arrivo dell'inverno, ci immergiamo in un mondo di cappotti avvolgenti e serate accoglienti davanti al caminetto. Tuttavia, il freddo può mettere a dura prova la nostra pelle, rendendola suscettibile a disagi come secchezza e arrossamenti. In questa stagione, è cruciale adottare una corretta routine di cura della pelle per proteggerla dagli effetti avversi del clima rigido.

EFFETTI DEL FREDDO SULLA PELLE

Il freddo, insieme ai bruschi cambiamenti di temperatura e al vento, può indebolire la nostra barriera cutanea naturale. Questo si traduce in una pelle più sottile e suscettibile a screpolature, soprattutto nelle aree delicate del viso e delle mani. Inoltre, il film idrolipidico protettivo subisce alterazioni, causando disidratazione e piccole fessurazioni.

LA ROUTINE PER LA CURA DELLA PELLE IN INVERNO

Per mantenere la nostra pelle al meglio durante l'inverno, è essenziale seguire una corretta routine di cura della pelle. Iniziamo con una detersione mattutina per eliminare i residui delle creme notturne, le cellule morte superficiali e preparare la pelle per i trattamenti successivi. La sera, optiamo per la "doppia detersione", utilizzando prima uno struccante bifasico o un burro struccante per rimuovere il trucco e successivamente un prodotto a risciacquo per una pulizia più completa.
Consigliamo sempre di sciegliere il detergente in base al tipo di pelle: per una cute secca, che tende a desquamarsi o reattiva è bene utilizzare un detergente in crema idratante; per una cute oleosa o a tendenza acneica, invece, è più indicato un detergente in mousse o in gel. 

TRATTAMENTI SPECIFICI

Una parte fondamentale della cura della pelle in inverno è l'idratazione. Oltre alle creme idratanti, possiamo integrare sieri e oli trattanti che apportano nutrienti essenziali alla pelle. Durante il giorno, scegliamo creme con filtri solari per proteggerci dai raggi solari, mentre di notte possiamo optare per maschere senza risciacquo per un trattamento intensivo.

PEELING ED ESFOLIAZIONI BENEFICHE

Contrariamente a un comune fraintendimento, i peeling ed esfolianti possono essere preziosi anche in inverno. Questi trattamenti aiutano a rimuovere le cellule morte, favorendo un'idratazione cutanea migliorata e consentendo ai successivi trattamenti di penetrare più efficacemente.

CURA DI MANI E LABBRA

Le mani e le labbra, spesso trascurate, meritano un'attenzione speciale in inverno. Oltre alle classiche creme, possiamo consigliare maschere notte intensive e trattamenti cicatrizzanti per le mani. Per le labbra, uno stick labbra accompagnato da un balsamo trattante può fare la differenza.

INTEGRATORI PER UNA PELLE SANA

Per sostenere la nostra pelle dall'interno, possiamo considerare l'uso di nutraceutici. Ingredienti come l'acido ialuronico (che trattiene l’acqua e restituisce turgore alla cute), gli omega-3 (ottimi lubrificanti), il collagene (per aumentare l’elasticità cutanea e per prevenire le rughe e la perdita di elasticità) e le vitamine antiossidanti (C,E e del gruppo B) contribuiscono a contrastare gli stress interni causati dal freddo.

 

L'uso di probiotici per prevenire e trattare malattie specifiche è sempre più diffuso.

I probiotici sono microrganismi vivi che, se assunti come integratori orali in determinate quantità, possono migliorare l'equilibrio dei batteri nell'intestino, portando a benefici generali per la salute. Tra i probiotici ci sono diversi tipi di batteri, come Lactobacillus, Streptococcus, Bifidobacterium ed Enterococcus, oltre a alcuni lieviti.
I lattobacilli, in particolare, sono stati molto studiati per le loro proprietà probiotiche, ma non tutti i ceppi sono adatti a essere utilizzati come probiotici. A livello internazionale sono infatti stati identificati alcuni requisiti che un batterio deve soddisfare per essere considerato probiotico, come ad esempio derivare dall'essere umano, resistere all'acidità dello stomaco e alla bile, aderire all'intestino e persistere nel tratto gastrointestinale.
Il ceppo Lactobacillus paracasei è un batterio comune nell'intestino umano e è stato studiato per la sua capacità di sopravvivere al passaggio attraverso il sistema digestivo negli adulti sani. Questo ceppo non possiede geni di resistenza agli antibiotici, ed è stato dimostrato che sopravvive anche nel tratto gastrointestinale dei bambini.
I probiotici sembrano avere effetti benefici contrastando i batteri nocivi, producendo sostanze antimicrobiche e allontanando i patogeni dai siti di adesione. Inoltre, quando assunti in quantità adeguate, influenzano positivamente il sistema immunitario, riducendo la gravità delle infezioni gastrointestinali e delle vie respiratorie superiori. Possono anche avere un'attività contro le infiammazioni scatenate da virus attraverso interazioni dirette con essi, producendo sostanze che diminuiscono la loro attività.
Inoltre, l'assunzione di probiotici potrebbe contribuire a modulare l'infiammazione nell'organismo, stimolando citochine antinfiammatorie e riducendo mediatori infiammatori, come suggeriscono altri studi sui probiotici del ceppo L. paracasei DG.

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