I nostri

Recapiti

Via Rombon 29
20134 Milano (MI)

Tel. 022157218

Fax. 02.26.41.02.16

farmaciarombon@tin.it

L'uso di probiotici per prevenire e trattare malattie specifiche è sempre più diffuso.

I probiotici sono microrganismi vivi che, se assunti come integratori orali in determinate quantità, possono migliorare l'equilibrio dei batteri nell'intestino, portando a benefici generali per la salute. Tra i probiotici ci sono diversi tipi di batteri, come Lactobacillus, Streptococcus, Bifidobacterium ed Enterococcus, oltre a alcuni lieviti.
I lattobacilli, in particolare, sono stati molto studiati per le loro proprietà probiotiche, ma non tutti i ceppi sono adatti a essere utilizzati come probiotici. A livello internazionale sono infatti stati identificati alcuni requisiti che un batterio deve soddisfare per essere considerato probiotico, come ad esempio derivare dall'essere umano, resistere all'acidità dello stomaco e alla bile, aderire all'intestino e persistere nel tratto gastrointestinale.
Il ceppo Lactobacillus paracasei è un batterio comune nell'intestino umano e è stato studiato per la sua capacità di sopravvivere al passaggio attraverso il sistema digestivo negli adulti sani. Questo ceppo non possiede geni di resistenza agli antibiotici, ed è stato dimostrato che sopravvive anche nel tratto gastrointestinale dei bambini.
I probiotici sembrano avere effetti benefici contrastando i batteri nocivi, producendo sostanze antimicrobiche e allontanando i patogeni dai siti di adesione. Inoltre, quando assunti in quantità adeguate, influenzano positivamente il sistema immunitario, riducendo la gravità delle infezioni gastrointestinali e delle vie respiratorie superiori. Possono anche avere un'attività contro le infiammazioni scatenate da virus attraverso interazioni dirette con essi, producendo sostanze che diminuiscono la loro attività.
Inoltre, l'assunzione di probiotici potrebbe contribuire a modulare l'infiammazione nell'organismo, stimolando citochine antinfiammatorie e riducendo mediatori infiammatori, come suggeriscono altri studi sui probiotici del ceppo L. paracasei DG.